La Regione Lazio ha avviato la realizzazione di Vademecum che individuano le pratiche di prevenzione e le regole di comportamento specifiche per ciascun settore, con l’obiettivo di supportare e assistere sia il datore di lavoro sia i lavoratori e le lavoratrici nell’esercizio della prestazione lavorativa in sicurezza. 

Il primo Vademecum riguarda le cadute dall’alto, che continuano a rappresentare una delle cause di infortunio sul lavoro più frequenti e dalle conseguenze spesso gravi.

Tra il 2010 e il 2018, gli infortuni mortali per caduta dall’alto sono stati 656, di cui 392 nelle costruzioni mentre i gravi sono stati 491, di cui 243 nelle costruzioni.

Perché si continua a cadere dall’alto?

I fattori determinanti di accadimento sono:

–  Errate modalità operative per 2/3 dovute a errore di procedura: transito su superfici non calpestabili, perdita di equilibrio da parti fisse dell’edifico o da ponteggi; altre procedure di lavoro per i ponteggi; uso improprio o errato della scala portatile;

–  mancato/scorretto uso dei necessari DPI;

–  fattore ambientale: mancata interdizione di passaggi pericolosi, carenza di segnalazioni; mancanza di protezioni fisse; assenza di punti di ancoraggio delle linee vita, di parapetti e di protezioni in quota; problema di assetto della scala portatile (inadeguatezza all’uso).

La Regione Lazio pubblica il primo Vademecum sulle pratiche di prevenzione e regole di comportamento per i settori a rischio di cadute dall’alto.

Nel PDF, è presente anche una scheda che serve per una valutazione sullo stato di sicurezza delle attrezzature e sul loro corretto utilizzo nei lavori condotti in altezza o in situazioni che espongono a rischio di cadute dall’alto.

Puoi consultarlo gratuitamente cliccando su questo link https://www.regione.lazio.it/sites/default/files/2022-05/PP7-vademecum-cadute-da-alto.pdf